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L’accordo raggiunto in mediazione preclude il giudizio sulle domande formulate in giudizio, eccezion fatta per la regolamentazione delle spese di lite che seguiranno il criterio della cd. soccombenza virtuale ovvero quello della causalità.

Autore Francesca Brugi

02 07m 24

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Tribunale di Patti, 19.01.2023, sentenza n. 43, Giudice Estensore Peluso

Il caso in esame riguarda un procedimento di intimazione di sfratto per morosità, nel quale vi è stato mutamento del rito a seguito di opposizione da parte dell’intimata, con conseguente assegnazione del termine per l’esperimento del tentativo di mediazione obbligatoria.

In merito, il Tribunale ha innanzitutto rilevato la necessità che alla mediazione partecipi la parte personalmente o a mezzo di un sostituto munito di rappresentanza sostanziale.

Inoltre, il Tribunale ha precisato che la definizione della controversa in sede di mediazione impedisce al Giudice di valutare le domande formulate in giudizio che implicitamente devono intendersi rinunciate; nel caso in esame, la mediazione si era conclusa con un accordo, con preclusione, quindi, per il Giudice di pronunciarsi in giudizio, eccezion fatta per la regolamentazione delle spese di lite da decidersi sulla base del criterio della cd. "soccombenza virtuale", ovvero ove non risulti possibile, secondo il principio della casualità. *
 
  • Avv. Francesca Brugi

    Bologna

    Dopo tanti anni di esercizio della professione forense, ed ancor più di studio del diritto, mi sono convinta che il più delle volte ciò che conta maggiormente è l`aspetto umano di ogni controversia. Per questo motivo credo che la mediazione sia lo strumento giuridico più consono a soddisfare gli interessi di tutte le parti in gioco: attraverso un cammino condiviso, ed ovviamente con l`ausilio di un mediatore, anche le parti più litigiose possono arrivare ad una soluzione comune che le soddisfi ed eviti loro cause lunghe, costose e dall`esito spesso incerto. Mi sono laureata all`Università degli Studi di Siena ed ho perfezionato la pratica nel Foro di Roma, per poi approdare in quello di Bologna nel 2006, anno in cui sono diventata avvocato. Il campo del diritto in cui ho sempre operato è quello civile, con qualche incursione in quello amministrativo, ed in particolare mi sono occupata di risarcimento del danno da rca (responsabilità civile autoveicoli), controversie condominiali, locazioni, diritti reali e contrattualistica.

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