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La mediazione in videoconferenza, laWeb Cam strumento di mediazione

Autore Beatrice Benenati

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La gestione del conflitto in mediazione attraverso l`uso dei moderni strumenti telematici come la web cam. Suggerimenti per valorizzarne l`uso.

Tutti noi Mediatori sappiamo quanto sia importante la comunicazione, tutti i nostri sensi e le nostre conoscenze sono rivolti nell'obiettivo  di risoluzione del conflitto. Rivolti verso l 'empatia con l'intento di  svuotare la controversia dagli elementi di conflitto, negoziando un vantaggio economico – emozionale soddisfacente rispetto ad una rivalutazione  del valore  soggettivo dell'oggetto del conflitto. Oggi la tecnologia ci pone davanti a   nuove forme di comunicazione della nostra espressività, che va' oltre noi stessi ,e che , pur fornendoci un ausilio di contatto con interlocutori non fisicamente presenti, ci mette davanti ad una  modalità di espessione comunicativa nuova. Questo metodo e' la mediazione in videoconferenza.
Chi di noi, vedendosi in un video non ha esclamato: "oddio, ma io appaio e parlo veramente cosi?” E' quindi su questo che dobbiamo lavorare, operando sull'effetto che la  videocamera opera su noi stessi  e sulle parti in mediazioni, presenti e non.  Si puo'  sfruttare  la peculiarità di questro strumento  in vari modi, tra cui,  restringere  il campo visivo limitatamente al nostro volto  escludendo  il resto del corpo, evitando cosi' di  comunicare cio' che il nostro corpo inconsciamente comunica e  annulare le distanze  reali  tra soggetti  in conflitto  che  non accettano di buongrado di spostarsi.
I soggetti in mediazione in videoconferenza, possono provare due tipi di sensazioni. La prima ,sentirsi fisicamente "non esposti" e quindi protetti. La seconda, sentirsi imbarazzati perche si vedono e si sentono come non immaginavano di apparire e  di conseguenza deconcentrati sulla mediazione. E' percio' indubbio che la  Web Cam  modifichi  il comportamento rispetto agli abituali atteggiamenti .Si puo' verificare una  chiusura  per difesa, oppure anche  un' apertura, per  non essere  fisicamente esposti.
Il mediatore  puo' gestire questo "set" e renderlo   importante  strumento per  la  conciliazione.
Idealmente  si potrebbe regolare uno standard di  comportamento in videoconferenza  attraverso alcuni accorgimenti.
  • Preporre al collegamento video   un breve messaggio scritto di presentazione e di saluti anticipando all'interlocutore  l'imminente collegamento.
  •  Chiamare  ed instaurare il contatto verbale e visivo, rinnovando i saluti e le presentazioni, senza riferimenti all'oggetto di mediazione,  distogliendo l'attenzione dal conflittto , attirando  la concentrazione della parte sull'aspetto tecnico del collegamento e rinviando il collegamento all'arrivo delle altre parti. 
  • Procedere  con le parti presenti,  alla spiegazione  di come avverrà  la mediazione in videoferenza ,  ed  enfatizzando questo sistema  come dimostrazione di volontà dell'altra parte a voler essere presente.
  • Riaprire il collegamento e quindi la mediazione in quelle che sono le normali e consuete procedure.
  • Raggiunto un accordo definitivo , parziale, o un rinvio, avvisare  la parte in videoconferenza  che la chiamata verra'  temporaneamente   sospesa per redigere il verbale e, appena pronto richiarla per  la lettura e l'accettazione.
Ottimizzare  quindi le risorse mentali e professionali con quelle tecnologiche tenendo sempre presente il concetto fondamentale dell”impossibilità di non comunicare”. L'importanza fondamentale delle nostre parole, delle  pause, dei gesti , la luce dei nostri occhi e non ultimo anche  dei silenzi  perchè   tutto comunica   sempre qualcosa , e ancor di piu'  davanti ad una vieocamera. Noi mediatori siamo accomunati dall'essere stati  pionieri e nel credere fortemente con assertività a questo istituto giuridico che il legislatore , con l'obbligatorietà lo ha reso strumento fondamentale per il bene comune. Lasciamoci quindi prendere ed affascinare da questa nuova opportunita'  e percorriamo il meraviglioso percorso di conoscenza di se stessi e degli altri anche attraverso questo freddo ed impersonale strumento tecnico , trasformandolo  ed utilizzandolo come  chiave d'accesso  per entrare in empatia  con noi stessi e gli altri.
  • Avv. Beatrice Benenati

    Sassari

    Sono consulente , libero professionista dal 2005, nel settore del risanamento del debito bancario e tributario in sofferenza di famiglie ed imprese ed eventuale studio del riassetto societario. Seguo questo ambito con particolare attenzione e dedizione avvalendomi anche della competenza di dott.ri commercialisti e Avvvocati tributaristi per la verifica di anomalie bancarie anatocismo, usura su C/C affidati, mutui, cessioni del quinto e carte revolving e della collaborazione di uno studio legale di Milano e di Sassari. Mi occupo di transare , per conto dei miei assistiti, con le banche e le finanziarie per il risanamento del debito attraverso rinegoziazioni , rimesse in bonis e/o transazioni a saldo e stralcio. Mi occupo inoltre della riabilitazione in Tribunale e C.C.I.A.A. di protesti e relative procedure di sgravio di verbali e ordinanze della Prefettura . MISSION: Mi occupo dello studio ed analisi delle sofferenze creditizie e dei report di affidabilità bancaria presso le principali Centrali Rischio private Crif, CTC, Experian e Centrale Allarme Interbancaria della Banca d` Italia , per il reinserimento nei circuito creditizio , in ottemperanza ed in applicazione delle norme redatte dal Garante della Privacy nel Codice Deontologico controfirmato dalle banche e finanziarie e secondo i parametri di Basilea. Ho sempre svolto la consulenza come libero professionista in totale autonomia con dedizione e serieta e grande senso di responsabilità , ponendo in primo piano l`individuo come persona ed il suo problema , consapevole che le controversie bancarie e finanziarie debbano essere trattate con particolare attenzione , sensibile professionalità e continuo aggiornamento culturale perché coinvolgono le sfere professionali e personali . Ho conseguito il titolo di Mediatore civile e commerciale a Milano nel 2011 come continuum alla mia iscrizione all`albo dei Mediatori Creditizi, quando ancora la mediazione era ad uno stadio assolutamente embrionale. Ho sempre creduto profondamente nel buon senso delle persone e credo fermamente nei risultati della mediazione. Credo fortemente anche nella mediazione familiare e ritengo che possa essere un validissimo strumento per le famiglie . CURRICULUM: 1) Laurea presso l`Università degli studi Guglielmo Marconi di Roma ad indirizzo psicologia sociale della devianza. Ritengo che la conoscenza di tutti gli aspetti legati all`uomo in campo psicologico e sociologico siano fondamentali non solo per una buona mediazione ma per tutto l`equilibrio della vita professionale e personale. 2) Master I livello c/o l`università di Roma LUISS Guido Carli in " Giurista d`Impresa nelle procedure di ADR" con particolare riferimento al settore bancario e finanziario in associazione col MASTER di I livello in Diritto d`impresa organizzato dal Conciliatore Bancario Finanziario. 3)Master i Mediazione Familiare (1500 ore) presso ente di formazione ICOTEA Roconosciuto MIUR accreditato dall`Università di Urbino e Catania. 4) Master in comunicazione (60 ore). 5)Ho studiato "Diritto delle Aziende e Amministrazioni pubbliche private" . 6) Vari attestati formativi dell`Università Popolare di Milano in anomalie bancarie. 7) Formazione in comunicazione- metodo Just in Time e Kaizen c/o Toyota Motor Corporation. 8) Imprenditrice dal 1984 nel settore commerciale.Vari attestati presso CCIAA. La mia filosofia di vita si basa sul concetto che la professionalità e le competenze non abbiano mai un punto di arrivo ma ogni traguardo sia sempre un punto di partenza e che l`empatia sia alla base di buoni rapporti sociali sia professionali che personali.

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