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Le spese di mediazione non possono essere rifuse dalla controparte poiché costituiscono credito d’imposta.

Autore Maria A. Crissantu

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Tribunale di Venezia, Giudice Estensore Dott. Diego Novello - sentenza n. 1517 del 25.08.2022.

Il caso in esame riguarda una richiesta di corresponsione di una somma di denaro, a seguito di separazione dei coniugi e di scioglimento della comunione legale tra loro.
Inoltre, parte attrice chiedeva anche la condanna di controparte alla refusione delle spese sostenute per la procedura di mediazione.
Sul punto, il Tribunale ha innanzitutto rilevato che la parte invitata ha partecipato al procedimento di mediazione.
Ma a prescindere da ciò, il Giudice ha sottolineato che la somma corrisposta per la procedura di mediazione non è ripetibile in quanto costituisce credito di imposta ai sensi dell' art. 20 D. Lgs. vo 28/2010 secondo il quale "alle parti che corrispondono l'indennità ai soggetti abilitati a svolgere il procedimento di mediazione presso gli organismi è riconosciuto, in caso di successo della mediazione, un credito d'imposta commisurato all' indennità stessa, fino a concorrenza di euro cinquecento, determinato secondo quanto disposto dai commi 2 e 3. In caso di insuccesso della mediazione, il credito d'imposta è ridotto della metà”.
Per tale ragione, l’Autorità Giudiziaria non ha ritenuto meritevole di accoglimento e, pertanto, ha respinto la richiesta di refusione delle spese della procedura di mediazione. *
  • Avv. Maria A. Crissantu

    Sono iscritta dal 2000 all`Albo degli Avvocati di Milano, dove conduco il mio studio legale da più di vent`anni. Attualmente la mia attività professionale si divide tra Lombardia e Sardegna. L’esperienza acquisita nella città meneghina mi ha consentito di focalizzare l’attenzione sulle innumerevoli criticità che caratterizzano la fase processuale che troppo spesso viene percepita dalle parti come inadeguata a risolvere i conflitti, nonché eccessivamente onerosa sul piano economico. Spinta dalla volontà di fornire ai miei assistiti una prospettiva alternativa al giudizio e convinta dell`efficacia dei sistemi ADR come mezzo di risoluzione delle controversie, nel 2012 ho conseguito il titolo di Mediatore Professionista e da quel momento ho applicato proficuamente i principi base della mediazione alla mia attività professionale. Stante la mia spiccata attitudine a gestire le controversie familiari e a fornire assistenza legale ai soggetti deboli, ho frequentato anche un Percorso Formativo organizzato dalla Regione Lombardia e sono iscritta nelle liste degli Avvocati specializzati nell`assistenza legale alle donne vittime di violenza di genere.

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