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L’attività di mediazione è fondamentale nelle controversie: l’avvocato che si rifiuta può causare la condanna della parte per lite temeraria.

Autore Massimo Lazzari

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Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ordinanza del 23.12.2013.

L’ordinanza in commento rappresenta un decisivo passo in avanti verso il riconoscimento del ruolo determinante dell’avvocato all’interno della mediazione e delle responsabilità che esso assume verso il cliente con la sua condotta poco incline nel favorire la risoluzione conciliativa della lite. Nel caso in esame, il ricorrente promuoveva un atp nonostante la controparte avesse più volte tentato di risolvere la questione in via bonaria, riscontrando di contro solo condotte dilatorie. Preso atto della situazione, il giudice non ha potuto fare altro che dichiarare l’inammissibilità del ricorso, difettando il presupposto del periculum in mora e sottolineando un ulteriore aspetto decisivo anche per l’impatto dissuasivo che ne deriverà sulle future mediazioni: condanna il ricorrente al risarcimento del danno per lite temeraria. Secondo il giudice, infatti, anziché recepire l’invito della convenuta che avrebbe potuto condurre ad una soluzione del problema, la ricorrente ha preferito adire il Tribunale, in un’ottica conflittuale decisamente lontana dalla nuova prospettiva nella quale, anche alla luce della recente reintroduzione con il c.d. decreto del fare della mediazione obbligatoria, appare muoversi il legislatore negli ultimi tempi. Prospettiva, questa, che attribuisce al difensore un ruolo centrale, prima ancora che nel giudizio, nell’attività di mediazione delle controversie — al punto da prevedere, con le modifiche operate dal D.L. n. 69/2013 che gli avvocati siano di diritto mediatori e debbano assistere la parte nel procedimento di mediazione. Per tali ragioni ha così deciso di sanzionare, per lite temeraria, la condotta processuale tenuta dalla ricorrente, condannandola al risarcimento del danno.
  • Avv. Massimo Lazzari

    Lecce

    Avvocato dal 2001. Dal periodo post laurea grazie alla pratica forense e allo svolgimento della professione di avvocato negli anni a seguire, ho raggiunto uno studio approfondito nelle materie civilistiche. Mediatore professionista dal 2010. Seguo di preferenza pratiche di diritto di divisione, di diritti reali, di locazione, di comodato, di danni da responsabilità medica. Sono dotato di grande pazienza nel condurre una seduta di mediazione in tutte le sue fasi ai fini di un esito positivo. Ho molta fiducia nella mediazione e penso che, come nei paesi di Common law, anche in Italia verrà apprezzata. Svolgo tutte le mie attività con grande attenzione sia tecniche che umane, ma ritengo che un`ottima comunicazione interpersonale sia fondamentale in tutti i campi. In particolare nella mediazione

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