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Utilità della mediazione demandata e della proposta del mediatore anche con la parte contumace.

Autore Maria Lina Guarino

07 01m 16

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Tribunale di Roma, ordinanza 7.12.2015

La possibilità di pervenire ad una soluzione conciliativa della lite persiste anche laddove il convenuto sia contumace nel processo.
A illustrarne le ragioni è il Tribunale di Roma, secondo cui la contumacia del convenuto non è d'ostacolo all’introduzione di un procedimento di mediazione demandata, specialmente una volta che a mezzo del deposito della relazione peritale risultino chiariti i termini della controversia.
Allo stesso tempo, la contumacia nel processo non può escludere a priori la partecipazione del convenuto alla mediazione o far presupporre che la mediazione sia un dispendio di attività, denaro e tempo, posto che in luogo dell’attività istruttoria orale che l’attore ha richiesto di poter espletare (interrogatorio formale e testimonianze), il Giudice, secondo un modello ormai sperimentato, utilizzerà lo strumento di cui all’art.8 decr.lgsl.20/2010 e le conseguenze dell’art.116 cpc.
In ordine poi allo svolgimento della mediazione, il tribunale precisa che le parti dovranno partecipare personalmente ed effettivamente, ovvero dovranno proseguire nella mediazione oltre il primo incontro informativo.
Ove poi il convenuto non dovesse aderire, la mediazione potrà avere comunque corso poiché il mediatore, ove previsto, in conformità al Regolamento dell’Organismo, potrà formulare una proposta ai sensi dell’art.11 D.Lgs..28/10, che provvederà a comunicare al convenuto anche nel caso in cui questi rimanga assente.
Ovviamente le pretese dell’istante dovranno essere rivalutate alla luce della perizia tecnica che, unitamente al contegno del convenuto assente, sarà poi oggetto di una eventuale valutazione giudiziale ai sensi degli artt. 91 e 96 III° cpc.
  • Avv. Maria Lina Guarino

    Milano

    Avvocato dal 1987, sono esperta di diritto di famiglia e delle successioni, nonchè di diritto d`autore, in particolare in campo discografico, letterario, fotografico e delle arti figurative, materie, queste, che mi obbligano a costanti sconfinamenti in quasi tutti i settori del diritto civile, commerciale e del lavoro. Ho esperienze pluriennali di studio e lavoro all`estero e padroneggio l`inglese e il francese, scritto e parlato. Sono una convinta sostenitrice della mediazione come efficace strumento di risoluzione dei conflitti, che consente di giungere a soluzioni condivise dalle parti (il che elimina, tra l`altro, il pericolo di inadempimento dell`accordo), in tempi brevi e a costi contenuti. Non solo. La mediazione, a differenza di quanto avviene nelle contese giudiziarie, consente in genere di preservare il rapporto tra le parti, spesso addirittura rafforzandolo e dandogli nuovo impulso su basi rinnovate. E ciò ha un valore inestimabile, sia per la serenità personale, sia per la salvaguardia degli aspetti economici e del futuro lavorativo delle parti.

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