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Quando si discute dell’esistenza, validità o risoluzione di un rapporto giuridico, il valore della causa non può essere limitato a una singola annualità, ma deve riflettere l’intero arco temporale del rapporto e tutte le implicazioni economiche connesse.

Autore Stefania Tognozzi

20 09m 24

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Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, 9.04.2024, ordinanza n. 22344

L’ordinanza n. 22344/2024 della Corte di Cassazione tratta un tema fondamentale anche per la mediazione: il valore della controversia (nella fattispecie ai fini della determinazione del compenso al legale).
Il Tribunale di Palermo, in primo grado, condannava la società X poi in fallimento al pagamento di Euro 195.933,40 all’avvocato Y per i servizi legali resi, riconoscendo la complessità e la durata dell’attività svolta da costui. La Corte d’Appello di Palermo riduceva l’importo dovuto al legale a Euro 77.487,00 condannando gli eredi, nelle more intervenuti nel giudizio, a restituire le differenze percepite, ritenendo che le prestazioni fornite non fossero qualificabili come parasubordinate e applicando le tariffe previste dal Dm 127/2004 per l’assistenza contrattuale e la consulenza amministrativa.

Gli eredi dell’avvocato ricorrevano per cassazione lamentando l’errata applicazione delle tariffe professionali previste dal Dm 127/2004 e contestando il metodo utilizzato dalla Corte d’Appello per calcolare il valore della causa in violazione dell’articolo 12 cpc, che impone di considerare l’intero complesso degli interessi regolati dall’accordo e non limitarsi a una singola annualità del canone di affitto.
La Corte di Cassazione accoglie la tesi degli eredi e rileva l’errore della Corte d’Appello nel determinare il valore della causa. Secondo la Suprema Corte, quando si tratta di questioni riguardanti l’esistenza, la validità o la risoluzione di un rapporto giuridico, il valore della causa deve essere calcolato considerando l’intero arco temporale del rapporto e tutte le implicazioni economiche connesse in applicazione dell’art. 12 del cpc, e non un singolo anno (richiamando i precedenti (Cass. n. 2737/2012; Cass.10-9-1998 n. 8958; Cass. 12-11-2004 n. 21529).
La Corte ha cassato la sentenza della Corte d’Appello di Palermo, con rinvio a diverso collegio per un nuovo esame basato sui criteri indicati.°

 
Tiziana Roselli, La Cassazione: il legale va pagato in base agli interessi in gioco e non alla durata dell’accordo, in https://www.ildubbio.news/avvocatura/la-cassazione-il-legale-va-pagato-in-base-agli-interessi-in-gioco-e-non-alla-durata-dellaccordo-so1nr5za  
 
  • Avv. Stefania Tognozzi

    Follonica

    Iscritta all’Ordine degli Avvocati di Grosseto dal 1995. Titolare dello Studio Legale associato Rivolta & Tognozzi, coordina l’attività e il contenzioso dello studio, seguendo capillarmente e personalmente i clienti, anche in ambito conciliativo stragiudiziale. Si occupa di diritto civile e penale ed in particolare: diritto del lavoro e previdenziale, responsabilità contrattuale, contenzioso relativo alla proprietà e ai diritti reali, diritto condominiale, appalti e diritto di famiglia. Dall’anno 2005 collabora con la Fiom CGIL di Piombino per l’assistenza legale in materia previdenziale per il riconoscimento dei benefici amianto per i lavoratori esposti a tale rischio. Si è avvicinata alla mediazione nella convinzione che essa risponda pienamente all’esigenza di trovare soluzioni altenative e non avversariali alle controversie, che garantiscano il principio di autodeterminazione, sia per quanto concerne i modi e le forme di trattazione delle liti, sia per i contenuti solutivi, rimessi interamente alla disponibilità e creatività delle parti. E’ fortemente convinta che la mediazione fornisca una risposta immediata alle esigenze concrete delle parti, permettendo di avere in tempi brevi accordi definitivi, riservati ed economicamente vantaggiosi, attraverso il dialogo e la negoziazione. In tale ottica ha partecipando nell’anno 2011 al corso di formazione per Mediatori Civili e Commerciali presso l’Università degli Studi di Pisa e conseguito l’abilitazione allo svolgimento della Mediazione.

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