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Scatta la condanna alla sanzione pecuniaria se la parte, al primo incontro, rifiuta di procedere nella fase di mediazione effettiva

Autore Daniela De Vita

26 04m 16

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Tribunale di Vasto, ordinanza 23.4.2016

Le conseguenze sanzionatorie previste in caso di mancata ed ingiustificata partecipazione al primo incontro, scattano anche nei confronti della parte o delle parti che, presenti al primo incontro, si esprimono negativamente sulla possibilità di iniziare effettivamente la procedura di mediazione adducendo motivazioni ingiustificate o non esplicitando le ragioni del diniego a proseguire.
In tal senso si è pronunciato il Tribunale di Vasto in persona del giudice Dott. De Pasquale, secondo cui l’art.8 D.Lgs. 28/2010 quando parla di condanna in caso di “mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di mediazione”, deve intendersi riferito non soltanto al primo incontro (che non è altro che un segmento della intera procedura), ma anche ad ogni ulteriore fase del procedimento, ivi inclusa - in primis – quella che dà inizio alle sessioni di mediazione effettiva.
Nel caso in questione, durante il primo incontro parte attrice negava il consenso a proseguire nella mediazione senza fornire alcuna motivazione e il giudice, non potendo valutare la giustificatezza del rifiuto, lo riteneva illegittimo e condannava la parte al pagamento di una pena pecuniaria pari al contributo unificato della causa.
Secondo il giudice, la valutazione della condotta deve poter emergere dal verbale di mediazione ed è preciso onere del mediatore riportare a verbale se la parte si oppone alla verbalizzazione dei motivi di rifiuto ovvero, se all’esito della eventuale sollecitazione da parte del mediatore stesso, la parte non ha inteso esplicitare le ragioni del rifiuto. In assenza di motivazioni, o di valide giustificazioni (e tali non sono quelle inconsistenti, non pertinenti o con cui si dichiara l’infondatezza delle avverse pretese) il rifiuto deve intendersi implicitamente ingiustificato.
  • Avv. Daniela De Vita

    Milano

    Avvocato libero professionista iscritta all`Ordine degli Avvocati di Milano, docente di ruolo in Discipline Giuridiche ed Economiche e mediatrice familiare, si occupa in prevalenza di tematiche relative al diritto di famiglia, successioni ereditarie, diritti reali, locazioni, comodato, condominio, infortunistica stradale, responsabilità medica. Ha partecipato a svariati eventi formativi, master e corsi di aggiornamento relativi alle predette materie di competenza, finalizzati a migliorare il personale livello di qualificazione e di sviluppo professionale adattandolo ai continui cambiamenti legislativi e tecnologici. Titoli conseguiti:-1989 Laurea in Giurisprudenza presso l`Università degli Studi di Bari;-1992 abilitazione alla professione di avvocato e abilitazione all`insegnamento di Discipline Giuridiche ed Economiche;-2011 conciliatore professionista in materia civile e commerciale;2016 mediatrice familiare.

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