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Quali conseguenze per la parte che non partecipa alla mediazione?

Autore Bianca Alagna

21 09m 18

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Tribunale di Padova, sentenza del 17/07/2018

La mancata partecipazione, senza motivo, al procedimento di mediazione, può portare all'irrogazione nei confronti della parte che si rende protagonista di detto comportamento scorretto, di due diverse tipologie di sanzioni: da un lato, si tratta di una circostanza valutabile ai sensi dell'art. 116 c.p.c. Dall'altro, invece, ex art. 8, comma 5, D.Lgs. n. 28 del 2010, la parte può essere condannata al versamento all'entrata del bilancio dello Stato di una somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio.
 
  • Avv. Bianca Alagna

    Sassari

    Sono laureata in giurisprudenza ed ho da sempre studiato per diventare avvocato. L`avvocatura non è, quindi, un ripiego, ma una attività da me svolta con grande passione ed interesse. Essere avvocati per me significa aiutare il cliente a risolvere un problema. Sempre più spesso mi accade che tale risoluzione, piuttosto che nelle aule di un Tribunale, avvenga attraverso delle trattative con i colleghi o le controparti e ciò proprio perchè a volte, per risolvere un problema, non è necessaria la sentenza di un Giudice, ma solo una maggior attenzione, sin dall`inizio, del "reale problema" della persona che si rivolge per chiedere aiuto ed una maggior disponibilità a voler ascoltare tutte le posizioni. Ci sono "cause" che necessitano solo di persone disposte ad ascoltare le reciproche pretese ed a aiutare senza dover necessariamente "suggerire" una azione legale. Rispetto alle mie competenze, mi occupo di diritto bancario, diritto condominiale e per Enti ho anche ricevuto incarichi in materia sanitaria. Nella mediazione si può trovare una valida alternativa al contenzioso poichè è lo strumento nel quale, le parti, hanno voce ed hanno davanti a sè delle persone che non si limitano ad analizzare l`aspetto giuridico delle questioni, ma che considerano anche gli stati d`animo e che portano ad una soluzione che deve essere equa per entrambe le parti. Nella mediazione, a mio giudizio, non esiste un vincitore, ma due o più vincitori perchè si ottiene sempre un risultato frutto non di ciò che "propone" il mediatore, ma di ciò che le parti vogliono e che a volte non riescono da sole a vedere.

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