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La domanda di mediazione presentata unilateralmente innanzi ad un organismo territorialmente incompetente non produce alcun effetto e comporta l’improcedibilità della domanda proposta in giudizio.

Autore Samantha Lepera

25 07m 22

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Tribunale di Torino – Giudice Estensore Dott. Edoardo Di Capua – sentenza del 10.06.2022.

Il caso in esame riguarda una vertenza avente per oggetto la richiesta di restituzione di macchinari o, in subordine, il pagamento di una somma di denaro.
Nel corso del giudizio, il Giudice ha dapprima formulato una proposta transattiva, che non veniva accolta dalla parte convenuta, e successivamente ha disposto la mediazione delegata.
La mediazione è stata, però, incardinata dalla parte attrice presso un organismo incompetente.
In merito, il Giudice ha rilevato quanto segue:
  • l’art. 5, comma 2, del D. Lgs. n. 28/2010 stabilisce che, in qualunque grado del giudizio, anche di appello, e fino alla precisazione delle conclusioni o discussione, il Giudice può disporre l’esperimento del procedimento di mediazione che diviene condizione di procedibilità della domanda;
  • la predetta disposizione è applicabile a tutte le controversie e non solo a quelle oggetto di mediazione obbligatoria;
  • inoltre, ai sensi dell’art. 4, comma 1, D. Lgs. n. 28/2018, la domanda di mediazione deve essere presentata presso un organismo nel luogo del giudice territorialmente competente per la controversia;
  • ne consegue che la domanda di mediazione presentata unilateralmente dinanzi ad un organismo che non è territorialmente competente non produce alcun effetto e comporta l’improcedibilità delle domande proposte dalla parte attrice;
  • la competenza territoriale è derogabile solo su accordo delle parti che, con domanda congiunta, possono rivolgersi ad un altro Organismo;
  • nel caso de quo, in assenza di un espresso accordo delle parti, la domanda di mediazione avrebbe dovuto essere presentata presso un organismo di Torino, quale luogo del giudice territorialmente competente per la presente controversia, mentre invece è stata depositata presso un organismo di Milano; pertanto, la domanda proposta dall’attrice è improcedibile.* 
  • Avv. Samantha Lepera

    Genova

    Fin da quando ho memoria volevo essere una giurista, un sogno che è diventato realtà. Sono un avvocato specializzato in diritto civile e in diritto commerciale formatosi nello studio legale Lamalfa di Genova, con il quale a tutt’oggi collaboro, e grazie al quale ho potuto alimentare la passione per questa complessa, ma affascinante, professione. L’esperienza che ho maturato nell’esercizio della professione forense mi ha permesso di comprendere l’importanza della attività di mediazione come uno dei pochi strumenti che realmente permette alle parti coinvolte di raggiungere un risultato soddisfacente anche in ragione del contenimento dei costi e della tempistica. La mediazione è infatti l’unica procedura che permette alle parti di essere le vere protagoniste e di avere un ruolo attivo come dovrebbe accadere in tutte le “cose” della vita. Concludo con una citazione che ben riassume il mio pensiero e che ho fatto mia: “Mediare è una sfida: devi saper vestire i panni degli altri senza spogliarti dei tuoi” cit. Simone Nardone

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