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La decadenza dal termine di 30 gg per impugnare la delibera assembleare è impedita dalla comunicazione alla controparte della domanda di mediazione depositata e l`onere di comunicazione della presentazione della domanda di mediazione è posto a carico della parte che l`ha presentata e non dell`organismo di mediazione

Autore Diletta Fusaro

25 04m 24

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Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Sez. IV, sentenza n. 324/2024, giudice Flavia Bonelli

In una controversia avente ad oggetto l’impugnazione di delibera assembleare, due condòmini
ricevevano il verbale di convocazione dell’assemblea condominiale straordinaria rispettivamente il giorno della prima convocazione e il giorno della seconda convocazione e ciò determinava l’impossibilità per i medesimi di presenziare. Inoltre, nella verbalizzazione, secondo gli attori, non veniva dato conto di coloro che hanno votato a favore e contro le delibere assunte.
 
Avverso la predetta delibera presentavano istanza di mediazione obbligatoria avanti allo Sportello di Conciliazione e Mediazione della Camera di Commercio di Caserta che si concludeva con esito negativo.Gli attori pertanto agivano in giudizio contro il Condominio lamentando l’irregolare costituzione dell’assemblea ex art. 1136 c.c. e l’invalidità di tutte le deliberazioni assunte. Il Condominio si costituiva eccependo l’inammissibilità della domanda per decorso del termine di trenta giorni ex art. 1137 c.c. e l’infondatezza della stessa nel merito.
 
La giudice, fatta una preliminare distinzione fra delibere nulle e annullabili, ritiene che i motivi di impugnazione addotti dagli attori avverso la delibera impugnata rientrano nell'ambito delle ipotesi di annullabilità e andavano proposti nel termine decadenziale di trenta giorni di cui all'art. 1137, secondo comma c.c. Rammenta inoltre che, espletata la mediazione obbligatoria, il termine decadenziale di trenta giorni, di cui all'art. 1137, comma 2, c.c., interrotto a seguito della comunicazione di convocazione innanzi all'organismo di mediazione, riprende nuovamente a decorrere, per un ulteriore ed ultimo termine decadenziale di trenta giorni, a far data dal deposito del verbale di mediazione presso la segreteria dell'organismo.
Nella fattispecie, tuttavia, non vi è prova agli atti di causa della trasmissione, entro i termini di cui all'art. 1137 2° comma c.c., a controparte dell’istanza di mediazione. Infatti, il 6° comma dell'art. 5 D. Lgs. 28/10 prevede che la decadenza sia impedita semplicemente dalla comunicazione alla controparte della domanda depositata e non già dalla domanda unitamente all'avviso di convocazione e l'onere della comunicazione della presentazione della domanda di mediazione è posto a carico della parte che l'ha presentata, e non dell'organismo di mediazione, in conformità alla giurisprudenza di merito del Tribunale di Napoli n. 10959/17 e Tribunale di Milano n. 253/20. Gli attori avevano l'onere non solo di depositare l'istanza di mediazione presso l'organismo scelto ma, altresì, di comunicare alla controparte la relativa domanda e il tutto entro il termine di cui all'art. 1137 2° comma c.c.
 
Se viceversa si volesse ritenere assolto l’onere di comunicazione dell’istanza di mediazione obbligatoria da parte dell’organismo a ciò preposto, non risulta comunque provata la data di comunicazione alla controparte. Il Tribunale conclude pertanto per la tardività dell'impugnazione e l’inammissibilità della domanda attorea.°
  • Avv. Diletta Fusaro

    Grosseto

    Avvocato civilista (presente nelle liste del gratuito patrocinio) e penalista (presente nelle liste dei difensori d’ufficio). Iscritta all’Ordine degli Avvocati di Grosseto dal 7/4/2004. Mediatore civile professionista dal 2011. Svolgo attività pro bono anche tramite l’Associazione Onlus Avvocati di Strada. In questi anni di esercizio della professione mi sono dedicata molto alle problematiche (civili e penali) legate alla famiglia legittima e di fatto per una particolare sensibilità verso questa tematica, mettendo a disposizione le mie conoscenze (apprese attraverso l’esperienza e l’aggiornamento continuo), ma anche tramite un ascolto attento.

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