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Il verbale di mediazione che contiene impegni generici e indeterminati non costituisce un valido titolo esecutivo.

Autore Marina Gracola

18 10m 22

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Tribunale di Ivrea - Giudice Estensore Dott. Meri Papalia - sentenza n. 783 del 05.07.2022.

: Il caso in esame riguarda un giudizio di opposizione avverso l’atto di precetto per esecuzione degli obblighi di fare ex art. 612 c.p.c. derivanti da un verbale di mediazione.
La procedura di mediazione aveva, infatti, avuto esito positivo.
Nel verbale di mediazione erano stati genericamente indicati futuri lavori di manutenzione dell’immobile, che erano stati poi riportati nell’atto di precetto degli obblighi di fare, oggetto di opposizione.
In merito, il Tribunale ha rilevato quanto segue:
  • sussiste un difetto di specificità del verbale di mediazione e dell’atto di precetto che indicano generici lavori futuri di manutenzione dell’immobile;
  • il provvedimento azionato con l’azione forzata deve contenere prestazioni concrete, determinate ed univoche e che non richiedano al Giudice dell’Esecuzione nessuna valutazione soggettiva della parte esecutante;
  • la sentenza che emette una condanna generica non costituisce un valido titolo esecutiva;
  • nel caso di specie, il verbale di mediazione azionato contiene generici ed imprecisati futuri lavori di manutenzione straordinaria e risulta quindi necessario l’intervento del Giudice di cognizione che ne valuti la necessità, la straordinarietà e l’ordinarietà e che li individui concretamente.
Per tali ragioni, il Giudice, seppur ritenendo sussistente il diritto della parte convenuta a procedere all’esecuzione forzata, ma rilevando la carenza di specifica allegazione e l’assenza del titolo esecutivo, ha ritenuto l’opposizione fondata e meritevole di parziale accoglimento. *
 
  • Avv. Marina Gracola

    Pisa

    Ho intrapreso gli studi giuridici per un innato senso della giustizia che pensavo trovasse il suo sbocco naturale nell`applicazione in senso stretto della regola, del diritto. Negli anni di praticantato in uno studio che si occupa prevalentemente di diritto della famiglia e di problematiche legate alla locazione, mi sono scontrata con la realtà delle situazioni, con i problemi e i bisogni concreti delle persone vere ed ho “scoperto” che la stretta applicazione della norma e della procedura da spendere in un`aula di tribunale non è la panacea per tutti i mali. Quando nel 2011 mi sono avvicinata alla mediazione, ho trovato il tassello mancante alla mia formazione: lo strumento che mi ha in seguito permesso di svolgere il mio lavoro di legale in modo più efficace. Fare emergere gli interessi primari delle parti, dei quali talvolta loro stesse non sono pienamente consapevoli, rappresenta la primo passo verso la risoluzione del conflitto in qualunque sede venga affrontato. Nel procedimento di mediazione in particolare, ho trovato un validissimo sistema di soluzione alle controversie perché consente alle parti, supportate dal mediatore, di trovare una giusta soluzione che soddisfi in tempi rapidi le proprie esigenze.

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