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Mediazione demandata e spunti suggeriti nell`ordinanza

Autore Carlotta Calabresi

26 05m 21

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Tribunale di Roma, XIII sezione, ordinanza 8.3.2021, estensore dott. Massimo Moriconi

L’ordinanza del noto magistrato romano Massimo Moriconi dispone un percorso di mediazione demandata in cui “nessuna delle parti potrà considerare acquisiti (all’eventuale sentenza) gli spunti argomentativi di cui alla ordinanza 1), che si ispira alla equita`”. Egli fissa il termine di 15 gg affinché le parti “congiuntamente o quella che per prima vi proceda” si rivolgano ad un “organismo che va scelto accuratamente, in base a comprovate caratteristiche di competenza e professionalita`, necessarie affinchè il percorso conciliativo venga utilmente svolto" "con il vantaggio di poter pervenire rapidamente ad una conclusione, per tutte le parti vantaggiosa, anche da punto di vista economico e fiscale”. Il giudice rammenta alle parti che “e` richiesta l’effettiva partecipazione al procedimento di mediazione demandata, laddove per effettiva si richiede che le parti non si fermino alla sessione informativa e che oltre agli avvocati difensori siano presenti le parti personalmente”.
 
 
  • Avv. Carlotta Calabresi

    Roma

    Dopo diversi anni di esperienza in studi legali italiani ed internazionali e di ricerca universitaria che coltivo tuttora (Luiss Guido Carli, Università Politecnica delle Marche, Università di Urbino), nel 2010 mi sono avvicinata a questa nuova professione introdotta in Italia grazie alla direttiva UE 52/2008 e ho trovato una strada consona alla mia natura pacifica, sempre alla ricerca della soluzione equilibrata e di buon senso. In questi 14 anni ho visto cambiare la mentalità di avvocati e magistrati. Ora c`è maggior fiducia nell`istituto e, a seguito della pandemia e l’istituzionalizzazione della mediazione online, un riscontro molto positivo. La mediazione è uno strumento di giustizia sostenibile: la lentezza cronica della giustizia italiana impone un nuovo paradigma. La risoluzione alternativa delle controversie porta alla composizione rapida ed economica dei conflitti favorendo la pacificazione sociale, lo sviluppo dell’economia e la fiducia degli investitori esteri in Italia. La giustizia riparativa/collaborativa si inserisce nel processo globale che mira allo sviluppo sostenibile, in quanto contribuisce all`Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 16 dell’ONU: promuovere società giuste, pacifiche e inclusive. Mi piace l`idea di far parte del "sistema giustizia" e di contribuire allo sviluppo del nostro Paese. Sono in 101 Mediatori dal 2019 e mi sono occupata di 473 pratiche (aggiornamento settembre 2024) in cui ho raggiunto un tasso di adesione della parte chiamata pari al 59%, di mediazioni avviate pari al 54% e di accordi raggiunti pari al 71%.

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