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IL NUOVO DDL SULLA DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA

Autore Diego Buonocore

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I principali contenuti del nuovo ddl in discussione sulla diffamazione a mezzo stampa e i suoi possibili effetti sul procedimento di mediazione

 

 Il ddl sulla diffamazione a mezzo stampa in discussione alla Commissione Giustizia del Senato dovrebbe approdare nei prossimi giorni in aula.

“Dovrebbe”, perchè accesa è la discussione su alcuni punti qualificanti della riforma. Secondo anticipazioni il ddl non riguarderà la responsabilità dei blogger, prevederà un più preciso obbligo di rettifica, e infine toglierà la sanzione detentiva per i giornalisti riconosciuti colpevoli di “diffamazione a mezzo stampa con attribuzione di fatto determinato” (la riforma è partita dopo le polemiche suscitate dal “caso Sallusti”, il direttore di Libero condannato a pena detentiva per omesso controllo), e prevederà più pesanti sanzioni pecuniarie, addossandone l’onere all’editore.

Bisogna vedere come verrà concepita questa responsabilità: colpa o omesso controllo.

Molto importante sarà verificare il “quantum” del risarcimento economico: non è facile, considerata la varietà dei casi di diffamazione che possono verificarsi, stabilire dei criteri rigidi, e occorrerà in gran parte affidarsi all’apprezzamento del giudice.

Ma la “forbice” di minimo e massimo potrà avere effetti sui comportamenti degli editori che, rischiando del proprio, vorranno intervenire in maniera più incisiva nella produzione delle notizie.

Si discute anche della possibilità di eliminare, dai contratti con giornalisti e free lance, possibili clausole di manleva, cioè di esonero da responsabilitl economica trasferita, contrattualmente, solo in capo all’editore.

Dal punto di vista dell’impresa editoriale è evidente che richieste di risarcimento avranno un effetto diverso a seconda si tratti di un piccolo editore o di un grande gruppo, con effetti diversi sui bilanci di quelle imprese. Le “piccole” potrebbero farsi più prudenti, perdendo una parte della loro forza e libertà, mentre i grandi gruppi potrebbero ancora “contare” quanto vale un falso scoop e quanto un eventuale risarcimento.

Dovrebbe sparire anche la previsione dell’art. 17 della legge sulla stampa (n.47/1948), la “pena privata” unica nell’ordinamento processuale italiano, della sanzione pecuniaria a favore della vittima della diffamazione commessa con la stampa.

Dal punto di vista processuale, perdendo il suo carattere “penalistico”, molte vertenze di diffamazione verrebbero trasferite da subito sul piano civilistico e, prima ancora, in sede di mediazione.

Il mediatore avrà spazi maggiori per cercare, con le parti, un accordo che le soddisfi, a seconda di quali saranno i parametri e i limiti dell’obbligo di rettifica e la “forbice” prevista per i risarcimenti. 

In mediazione, infine, approderanno tutti i casi diversi dalla diffamazione a mezzo stampa, e cioè quelli commessi “con altro mezzo di pubblicità”, per cui si farà ricorso  in sede civile. Che saranno la maggior parte, visto che in sede penale saranno previste solo sanzioni non detentive (la multa). 

 

  • Avv. Diego Buonocore

    Verona

    Laurea in Giurisprudenza presso l Università di Bologna, con tesi in diritto dell informazione. Dopo la laurea, contemporaneamente alla pratica in studio legale, ho iniziato l attività giornalistica. Giornalista professionista dal 1996, ho lavorato per la televisione e per la stampa, realizzando inchieste, reportage e documentari. Sono specializzato in giornalismo economico, e collaboro con importanti testate nazionali, istituti di ricerca, aziende. Ho avuto esperienze di direzione aziendale, sia nel settore giornalistico che nei servizi alle imprese. Mi sono interessato di diritti del consumatore e di locazioni e condominio. Mi sono avvicinato alla mediazione per esigenze professionali e curiosità di conoscenza, e ho scoperto un ambito di grandi possibilità per la soluzione dei conflitti. Dal 2011 sono Mediatore in controversie civile e commerciali. Ho seguito un corso di specializzazione in mediazione bancaria. Ho svolto diverse mediazioni, ed in alcuni casi ho assistito una delle parti nel procedimento. Ho lavorato alla diffusione della conoscenza dell istituto, organizzando convegni, incontri e dandone conto nella mia attività giornalistica. Ho avviato una collana editoriale dedicata alla mediazione, curando l edizione e pubblicando come autore finora due libri: La diffamazione e il procedimento di mediazione (2011), con il prof. M. Gorga; e Interventi sulla mediazione (2012), con AA.VV. In seguito riporto alcune brevi note sui testi citati. Sto lavorando ad altre pubblicazioni sulla mediazione e sono impegnato nella formazione, sia dei mediatori che di altre figure professionali. Sono interessato a sviluppare gli aspetti di comunicazione e relazionali che intervengono nel procedimento di mediazione, la cui conoscenza è a mio avviso fondamentale per un buon esito del procedimento stesso. Per le mie esperienze e per i miei studi giuridici ritengo di poter offrire un valido contributo come mediatore nei settori della diffamazione a mezzo stampa e con altro mezzo di pubblicità, della locazione, del condominio e dei contratti commerciali e di servizi. Le mie pubblicazioni sulla mediazione: LA DIFFAMAZIONE E IL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE , D.Buonocore, M.Gorga 2012, tg book, collana giuridica formiche verdi Il decreto legislativo n.28 del 2010 ha introdotto anche per la diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblciità il ricorso obbligatorio agli organismi di mediazione. Si tratta di un procedimento che può intersecarsi, da un lato, con la tutela in sede penale dle diritto all onore e alla reputazione, e che dall altro è condizione di procedibilità per l eventuale azione di risarcimento del danno. Il volume ripercorre le scelte legislative che hanno portato all introduzione dell istituto della mediazione come metodo alternativo di risoluzione delle controversie, e indaga altresì i fondamenti, le condizioni e i limiti del diritto all informazione a tutela dell onore e della reputazione delle persone. Completa il quadro una ricca ed aggiornata casistica girisprudenziale ed ordinistica per quanto riguarda la deontologia dei giornalisti. Ampi sono i riferimenti, infine, alle recenti questioni giurisprudenziali della diffamazione on line Tutto il contenuto della trattazione è aggiornato con le novità introdotte dal D.M. n.145 del 6 Luglio 2011. INTERVENTI SULLA MEDIAZIONE di Diego Buonocore con AA.VV. 2011, Tg book, collana giuridica formiche verdi A distanza di quasi due anni dall introduzione nell ordinamento giuridico italiano dell istituto della mediazione civile e commerciale ci si interroga sulla sua applicazione, sugli effetti nell affrontare il peso dell arretrato della giustizia italiana, sulle necessarie correzioni legislative per rendere più snello ed efficare l istituto. La mediazione ha dovuto affrontare diffidenze e resistenze, ma è una realtà nell ordinamento giuridico ed una grande occasione di rinnovamento che coinvolge energie di vecchi e nuovi professionisti. La ricerca, lo studio e la preparazione sono strumenti indispensabili per formare mediatori professionali, e per imporre la mediazione come opportunità per la vita civile del nostro paese. Il contributo degli autori di quest opera collettanea, che raccoglie studi su aspetti diversi della mediazione, vuole essere una delle testimonianze di ciò che occorre fare per acquisire competenza da spendere al servizio dell istituto della mediazione.

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